martedì 9 dicembre 2014

Otto nomi già nell'urna per gli ottavi, capolinea per le altre


Volgono al termine i primi quattro gironi di Champions League, abbiamo i primi verdetti, le prime otto qualificate agli ottavi. In realtà alcune formazioni avevano già ipotecato il passaggio del turno negli episodi precedenti di questa stagione europea. Per altri il sogno di entrare tra le migliori sedici è svanito da diverse settimane, ma andiamo con ordine.


Un turno avaro di gol, o meglio, di grandi emozioni, come un ultima giornata lascerebbe sperare.
Numericamente le marcature ci sono, ma sono mal distribuite.
4-0 del Real Madrid sul Ludogorets. Blancos già primi e bulgari con una sola possibilità di retrocedere in Europa League, ma il premio passava per una vittoria al Bernabeu. Non voglio sapere neanche come si prepara una sfida del genere.
Non stupisce il possesso palla degli uomini di Ancelotti che hanno trotterellato come in una sfida di fine allenamento. Tra gli episodi più rilevanti del match si ricordano un gol fantasma di Bale; una traversa clamorosa di Arbeloa, clamorosa perché era Arbeloa; un altro gol fantasma, incredibile, ma sempre di Arbeloa; un gol dell'esordiente Medràn e la sosituzione "Kroos per Jesé" a mezz'ora dal termine che schiera il Madrid con il solo Illarramendi davanti alla difesa, poi Isco-Jesé-Bale-Ronaldo-Chicharito. Non possiamo escludere dal novero degli highlights il gol di Ronaldo, ma era scontato.

Diverse reti anche in Galatasaray-Arsenal. Ovviamente una dei padroni di casa e quattro dei Gunners. Peccato sia stata una sfida tanto impari, perché il gol di Sneijder su punizione è stato davvero magnifico: un signor missile terra-aria insaccato sul palo del portiere. Purtroppo era l'1-3 e la partita era già chiusa.

Poi ci sarebbe il 4-2 di Olympiacos-Malmoe. Vittoria che ha consegnato il terzo posto, e quindi i sedicesimi di Europa League, ai greci.
Esatto. Terzo posto. Perché, iniziando a trattare l'argomento con più serietà, la Juventus ha pareggiato contro l'Atletico Madrid, ed è bastato. Lo 0-0 riporta la Vecchia Signora agli ottavi di Champions, dopo la pessima figura della passata stagione. Una brutta partita francamente.
I Colchoneros con il risultato iniziale andavano a nozze: primato, partita difensiva, indifferenza all'altro risultato del girone. Questo è tutto quel che vuole la squadra di Simeone che, quando deve dare alla partita i connotati di una gara di provincia dal gioco spezzettato, tatticamente bloccata, mantenendo il numero di gol più basso possibile, è forse una delle più forti in assoluto.
Ed ecco che matura un risultato a reti inviolate, con la Juve a mantenere il pallino del gioco; sempre in 22 in una metà campo; Pirlo tra i due centrali difensivi per disimpegnarsi con più facilità dalla marcatura di Mandzukic e lasciare il primo palleggio al capace destro di Bonucci.
Non si può dire che i bianconeri non abbiano provato a sbloccare la gara, perché il primato era comunque ad un gol di distanza, ma non rischiare nulla era la linea guida.
Allegri assisterà al sorteggio sapendo che gli toccherà una prima classificata, potrebbe essere Bayern o Real, ma prendere il Monaco, ad esempio, quello sì che sarebbe un bel colpo di fortuna.
È noto che, in una competizione come questa, può fare tutta la differenza del mondo un aiutino dalla Dea bendata, e non solo sul campo.


Nessun commento:

Posta un commento