lunedì 17 giugno 2013

Spagnoli da esportazione


Negli ultimi anni numerosi giocatori spagnoli sono usciti dai confini nazionali cercando fortuna all'estero.

L'Inghilterra da diversi anni accoglie giocatori iberici dalle sue parti e li mette in mostra. Da Juan Mata e Silva che lottano per le prime posizioni ai Ramis e i Granero freschi di retrocessione, passando per i vari Michu e Pablo Hernandez da metà classifica. La Premier League oggi può godere dei migliori giocatori spagnoli, esclusi i titolari di Barcellona e Real Madrid.

La Fiorentina, con Macia, sta cercando di portare un po' di Spagna nel nostro campionato: Borja Valero, Joaquin Sanchez e Marcos Alonso faranno parte della compagine gigliata nella prossima stagione.

Eppure in Serie A i giocatori spagnoli ci sono stati, senza grandi fortune a dire il vero.
Anche chi arrivava carico di promesse e speranze poi  partiva con la valigia piena di amarezze e rimpianti.
Gaizka Mendieta è arrivato alla Lazio dopo una vita passata al Valencia, ma non è mai riuscito a ripagare la grande cifra sborsata dai biancocelesti.
Anche Pep Guardiola è stato nel nostro campionato, senza riuscire a farsi apprezzare come ha fatto a Barcellona, da giocatore prima ancora che da allenatore.
A questi si aggiungono i vari de la Peña, José Mari, Portillo. Nessuno si è rivelato all'altezza di quello che ha fatto in terra spagnola.

Non è un caso che oggi tutti i club europei inseguono giocatori spagnoli, dall'Inghilterra all'Italia, passando per Germania e Grecia. E Non è un caso che accade proprio in questo periodo, che sugli annali del calcio verrà ricordato come l'era del "Barça dei marziani".
La filosofia del Tiqui-Taca ha ammaliato tutto il mondo, i trofei giustificano la tattica e la storia si ricorderà di loro. Inoltre va sottolineato che la maggior parte giocatori sono spagnoli, e questo è importante, ancor di più se aggiungiamo che sono quasi tutti prodotti della cantera.

Allora rincorriamo un giovane centrocampista perché sulla carta d'identità c'è scritto che è nato a Madrid,Barcellona,Valencia o lì vicino e ci fa sperare che presto o tardi ripercorrerà le orme di Xavi e Iniesta.
Sicuramente ci sono diverse generazioni di spagnoli che hanno grandi doti (vedere le nazionali giovanili per credere), questo spiega il gran numero di giocatori spagnoli che affollano i campionati stranieri.
Le nuove leve fanno immaginare un calcio alquanto spettacolare anche per le prossime stagioni.

Proprio sulla durata di questo fenomeno si affacciano domande a più non posso. Difficile capire anche quanto sia legato allo strapotere blaugrana, che tra le altre cose viene dato in netto calo. Un segnale positivo viene dalle altre squadre, che hanno già messo in mostra altri talenti, come per lanciare un segnale: non sono solo i catalani.

Intanto nell'ultima finale di Champions League si sono affrontate Bayern e Borussia. Straripanti di talenti, molti dei quali tedeschi. 
La nazionale teutonica, nonostante la recente figuraccia nell'Europeo U21, è tra le più giovani, e allo stesso tempo una delle più forti per tecnica, fisico e tattica.

Che sia l'alba di una nuova era?




David Silva e Santi Cazorla.
Leader del centrocampo del
Manchester City e dell'Arsenal.




2 commenti:

  1. Guardiola forse è arrivato in Italia troppo tardi, mentre Mendieta rimane per me un mistero: adoravo quel giocatore, era il prototipo del centrocampista del Duemila, tecnico e atletico, dinamico, abile in tutte le fasi, correva, copriva, impostava, spingeva e segnava. Poi si è volatilizzato: bisognerebbe farci un'inchiesta...
    Questo è forse il momento migliore per investire sugli spagnoli, anche se l'aura che si è creata attorno al football iberico può indurre il rischio di incorrere in qualche bufala: come negli anni Ottanta, quando in Brasile, fra i vari Zico e Junior, si andavano a prendere anche i Pedrinho e i Luvanor, con tutto il rispetto...
    La base tecnica del movimento spagnolo rimane ottima, come sta dimostrando anche l'Under 21, ma l'epopea di questi anni è legata soprattutto a fenomeni autentici, gente come Iniesta e Xavi non nasce tutti i giorni. Comunque, finché da noi arrivano i Borja Valero, direi che va più che bene.

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    1. Concordo in pieno sulla possibilità di prendere grosse cantonate, chiaramente più si pesca e più aumentano le possibilità di pescare male, è una questione di percentuali se vogliamo.
      Se dovessero aumentare i "Borja Valero" per noi sarebbe solo un gran perché aumenta considerevolmente il tasso tecnico e, se vogliamo, si fa scuola!

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